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Completata anche la seconda palazzina di 5 piani interamente in legno, con spazi commerciali e appartamenti ad alto risparmio energetico.
Completata anche la seconda palazzina di 5 piani interamente in legno, con spazi commerciali e appartamenti ad alto risparmio energetico.
Mariana Luigi srl sta costruendo a Morbegno il primo palazzo innovativo e sostenibile in legno.
La struttura di sette piani di cui due interrati ospiterà appartamenti super confortevoli e spazi commerciali.
L’impiego del legno rappresenta un ottimo alleato per la costruzione di tetti e coperture. Realizzare un tetto con travi lamellari è un’operazione complessa, eseguibile correttamente solo da personale altamente qualificato e competente.
Il primo passaggio per dar vita ad un tetto in legno lamellare ventilato è la realizzazione della corretta orditura, ovvero un particolare reticolo nato dal posizionamento in una certa maniera delle travi che lo compongono.
L’orditura di un tetto nasce dall’unione della grossa orditura in legno lamellare e si completa poi con la piccola orditura, costituita da travetti più piccoli, posizionati ortogonalmente rispetto alla linea di gronda. Una volta realizzata l’orditura si procederà poi, nell’ordine, a:
Quest’ultimo punto è indispensabile per la costruzione di un tetto in legno lamellare ventilato.
Un tetto in legno lamellare ventilato è in grado di assicurare una vasta gamma di vantaggi, quali:
Da qui si evince la ragione per cui optare per un tetto in legno lamellare ventilato può rappresentare un’ottima soluzione.
Noi di Mariana Luigi siamo specializzati in questo ambito ed in grado di fornire tutte le informazioni necessarie, nonché illustrare gli innumerevoli benefici dati dall’impiego di questa soluzione.
Cosa si intende per orditura di un tetto in legno? Quali sono i componenti per realizzarla? Come si esegue? Ne esistono diverse tipologie? Perché viene realizzata?
Per orditura si intende un particolare reticolo creato dal posizionamento in una certa maniera delle travi che vanno a comporre il tetto in legno di una casa, un edificio o una struttura. Questo è composto dall’unione di elementi di diverse dimensioni, disposte in maniera tale da fornire un appoggio robusto per il manto impiegato per la copertura.
Gli elementi che possono andare a costituire l’orditura di un tetto includono:
Partendo dalla grossa orditura, che può essere in legno lamellare oppure essiccato, certificato e marchiato CE, si passa poi alla piccola orditura, costituita dai travetti, ovvero da travi più piccole disposte ortogonalmente rispetto alla linea di gronda.
Per completare un tetto in legno, ovvero la sua orditura, verranno poi aggiunte:
L’unione di questi elementi costruttivi darà quindi origine a quella che viene definita orditura di un tetto, che andrà a ricoprire il ruolo di copertura non soltanto per case ed abitazioni, ma anche per edifici, palestre e strutture di qualunque tipologia.
Perché l’orditura di un tetto è tanto importante? In primis perché ricopre il ruolo di sostegno della copertura. Se l’orditura è eseguita a regola d’arte sarà possibile avere un sostegno sicuro anche in caso di eventi sismici, prevenendo di conseguenza eventuali crolli.
Un’orditura in legno inoltre, se ben coibentata, rappresenterà anche la base per la realizzazione di una copertura isolante realmente valida.
Noi di Mariana Luigi siamo estremamente qualificati in questo settore e saremo in grado di fornire tutte le informazioni inerenti l’orditura di tetti in legno, eseguendo questa lavorazione a regola d’arte.
Il progetto di un tetto in legno deve essere eseguito con estrema precisione e da personale altamente qualificato.
Gli aspetti da tenere in considerazione infatti non sono soltanto l’estetica dello stesso, ma anche la progettazione della struttura, realizzata effettuando gli appositi calcoli specifici in unione alla scelta del pacchetto adeguato per assicurare elevati standard qualitativi.
Il progetto della struttura dovrà essere fatto sulla base dei disegni dell’edificio, tenendo in considerazione le altezze interne e degli elementi portanti. Una volta studiato questo aspetto è fondamentale effettuare il calcolo per definire la sezione delle travi che costituiscono l’orditura primaria e secondaria della struttura setessa.
Per il progetto della copertura in legno non bisogna sottovalutare il cosiddetto pacchetto, ovvero gli strati di composizione, per evitare infiltrazioni d’acqua, dispersioni termiche, tenuta al vento e smaltimento della condensa.
In ultimo l’aspetto estetico, ovvero la progettazione del tetto mediante anche appositi software 3D, ci permetterà di mostrare al cliente quale potrebbe realmente essere l’aspetto della sua copertura.
Mariana Srl si occupa di realizzare e progettare strutture in legno, tenendo conto di tutto quanto sopracitato ed assicurando le migliori soluzioni.
Se ancora non hai trovato il giusto spunto dal quale trarre ispirazione per il tuo tetto, potrai visionare alcune delle nostre realizzazioni.
Potrai optare per quella che meglio si sposa al tuo contesto d’inserimento, dalle soluzioni più classiche ed eleganti, a quelle più moderne ed innovative.
Quale meglio si presta alla tua abitazione? Vuoi un consiglio da parte nostra che da anni ci occupiamo della progettazione di tetti in legno? Contattaci e noi di Mariana Srl metteremo a tua disposizione tutta la nostra competenza in materia.
Il futuro? Mariana Luigi Srl ormai da alcuni anni è diventata punto di riferimento per chi desidera costruire edifici e sopralzi in legno ad alta efficienza energetica, l’azienda offre una soluzione chiavi in mano in modo tale che il cliente possa avere un’unica persona di riferimento con cui confrontarsi in merito ad ogni dettaglio costruttivo.
L’alta qualità, il comfort abitativo e il materiale utilizzato classificato come energia rinnovabile fanno sì che le case in legno siano effettivamente il futuro dell’edilizia.
La nostra azienda crede molto in questo progetto e attualmente vanta costruzioni in gran parte del nord Italia e recentemente anche in Svizzera. A tal proposito Vi illustriamo, con alcune immagini, due nuove costruzioni targate Mariana Luigi Srl da poco ultimate nei comuni di Faido e Bedigliora in Canton Ticino.
Casa di Faido
Casa di Bedigliora
Hai un casa da sistemare? Hai un tetto che cade a pezzi? Hai bisogno di nuovi spazi?
La nostra azienda ti offre una soluzione per il tuo problema.
Recupero di un edificio
Capita spesso di avere la necessità di rimettere a nuovo una vecchia abitazione o di ricostruirla in parte. Vi proponiamo ora un esempio pratico in cui una struttura datata è stata rimessa a nuovo nell’arco di 6 mesi.
Gli interventi effettuati sono partiti con la demolizione parziale dell’edificio che è stato successivamente ricostruito con pareti tetto e solette in legno; le pareti sono poi state rivestite con un telo traspirante e protettivo e in seguito con lastre di cartongesso fissate su listoni verticali di ventilazione.
Sulla parte non oggetto di demolizione è stato fatto un intervento di recupero con una sostituzione del manto di copertura e dei serramenti; successivamente l’edificio è stato rivestito a cappotto.
Dalla foto seguente si osserva come l’edificio ha ora un aspetto moderno, con un efficienza energetica notevolmente migliorata che va a ridurre drasticamente l’impatto ambientale.
Negli ultimi anni l’involucro casa è stato oggetto di notevoli cambiamenti dovuti sia alle disposizioni di legge che ad una maggior consapevolezza di quanto il risparmio energetico dell’edificio sia fondamentale per il contenimento dei costi ed il mantenimento del valore dell’immobile nel tempo.
Per ottenere prestazioni sempre più elevate, è necessario che l’involucro disperda sempre meno e soprattutto abbia una tenuta all’aria efficace.
E’ noto a tutti come le varie attività che si svolgono in un’abitazione contribuiscano alla creazione di umidità. Il vapore può quindi uscire dall’abitazione per convezione o diffusione.
Il processo di diffusione si ha quando il vapore passa dall’interno all’esterno tramite un materiale mentre la convezione consiste nel passaggio di vapore attraverso l’aria.
Proprio il processo di convezione nelle nuove strutture ha subito un notevole ridimensionamento in quanto i cosiddetti spifferi tendenzialmente non vi sono più.
Premesso che un corretto ricambio d’aria, escludendo edifici con impianti VMC, attraverso l’apertura degli infissi più volte al giorno, può contribuire chiaramente a ridurre la presenza di umidità all’interno dei locali, il problema principale risulta essere la presenza di nodi strutturali non ermetici dove quindi vi possa essere presenza di condensa. Tra i nodi più sottovalutati vi è sicuramente l’aggancio del tetto alla muratura perimetrale.
Analizzeremo di seguito alcuni nodi e le relative soluzioni per garantire un corretta tenuta all’aria; facciamo riferimento a due tipologie di tetto, tradizionale e doppio, già oggetto di nostra dispensa precedente, poiché sono diverse le soluzioni da attuare ed i materiali da utilizzare.
Nel tetto doppio la tenuta all’aria risulta essere estremamente più semplice infatti:
In un tetto tradizionale, proprio per le sue caratteristiche, la tenuta all’aria risulta essere più complessa in quanto i punti di possibile convezione, e quindi di condensa, sono presenti in quantità maggiore.
Infatti si pensi a tutti i travetti che attraversano la muratura perimetrale, ad ogni singola perlina che sul frontespizio passa dall’interno all’esterno del fabbricato.
In questo caso sarò necessario attuare le seguenti operazioni:
Tetto Tradizionale o Tetto Doppio?
L’evoluzione dei tetti in legno, in questi ultimi anni, ha portato a notevoli cambiamenti sia per quanto riguarda le caratteristiche dei materiali utilizzati che per quanto riguarda la tecnica costruttiva. Sino a qualche anno fa, il tetto in legno non veniva considerato come un elemento dell’involucro, dunque non veniva studiato per assolvere alle esigenze di insonorizzazione e di coibentazione. Spesso infatti la struttura veniva posizionata sopra una soletta coibentata, creando quindi un intercapedine senza nessuna valenza abitativa. Solo negli ultimi anni il tetto ha iniziato ad imporsi come elemento visibile dall’interno e quindi con la necessità di avere caratteristiche isolanti tanto quanto le pareti verticali e gli infissi. La sempre maggior attenzione al consumo energetico degli edifici, ha portato gli spessori dei pannelli isolanti dagli iniziali 4/6 cm. sino ai 16/18 cm. che normalmente si utilizzano oggi giorno.
Attualmente vi sono due tipologie realizzative di tetto: tradizionale e doppio (Leggero Mariana)
Tetto Tradizionale
Il tetto tradizionale si contraddistingue per la caratteristica di avere elementi in continuità tra l’interno e l’esterno dell’edificio. Travetti secondari e perline, oltre naturalmente le travi principali, passano dell’interno all’esterno senza soluzione di continuità.
Con questa soluzione, risulta difficile realizzare:
Analizzando punto per punto le valutazioni sono le seguenti:
Tetto Doppio o Leggero
Il tetto doppio non è altro che la soluzione ideale per risolvere i problemi e le criticità sopra esposti riguardo al tetto tradizionale.
Si tratta di una doppia struttura, la prima si realizza all’interno del perimetro del fabbricato mentre la seconda si appoggia sulla prima e risulta visibile esclusivamente in gronda.
La presenza di due strutture indipendenti permette al tecnico ampia libertà progettuale. Di seguito riportiamo alcuni esempi.
Di fianco possiamo osservare il tetto realizzato su una nostra casa prefabbricata. La struttura esterna essendo collegata ad un balcone in legno è stata realizzata in larice massello essiccato per garantire durabilità nel tempo. La struttura interna è stata invece realizzata in lamellare di abete. E’ stato possibile, quindi, utilizzare per il medesimo fabbricato due tipologie di legno (Lamellare e massiccio essiccato) e due essenze (Abete e larice) massimizzando quindi la funzionalità e l’estetica di tutti gli elementi strutturali.
In questo altro caso il tetto doppio ha permesso di realizzare una struttura con interassi tra i travetti completamente diversi.
All’interno, avendo altezze d’imposta basse si è privilegiato un interasse ampio così da avere meno ingombro possibile, con l’utilizzo di un assito maggiorato con spessore di mm. 33.
All’esterno, attraverso un’idonea struttura di ripartizione, è stato possibile creare una gronda con interasse tradizionale così da rispettare le esigenze architettoniche. Non avendo più nessuna necessità particolare è stato utilizzato un assito comune da 20 mm. di spessore.
Problemi e Soluzioni
Il benessere abitativo non può prescindere da un eccellente isolamento acustico dell’edificio. Spesso però le attenzioni maggiori vengono riservate alle facciate, ai solai di interpiano ed ai serramenti esterni, relegando il tetto ad una funzione marginale.
Da qualche anno la nostra azienda, esperta nel realizzare tetti per edifici ad alte prestazioni, ha concentrato l’attenzione sulle caratteristiche acustiche dei propri manufatti, pur in presenza di normative la cui interpretazione ancora ad oggi è assai varia.
In particolare, già nel corso dell’anno 2009, abbiamo partecipato al primo esperimento in forma di ricerca applicata, eseguito in Italia, il cui risultato fu la stesura di un volume tecnico “Acustica di tetti leggeri” realizzato dagli ingg. Bernhard Oberrauch, Gunther Gantioler, Monika Legierska.
Affrontare il problema dell’acustica, riferito ai tetti leggeri, non può prescindere da considerare quanto segue:
Per ovviare a questi oggettivi limiti, è necessario quanto segue:
L’analisi successiva, sottoforma di domande e risposte, vuole essere solo una prima sommaria analisi da approfondire poi nei casi singoli.
FAQ1: Che differenza c’è tra copertura in cotto e in cemento?
Le analisi eseguite non hanno riscontrato particolari differenze tra le due soluzioni di copertura.
FAQ2: Servono le intercapedini d’aria aggiuntive?
Creare una o più lame d’aria sulla copertura non modifica le prestazioni acustiche.
FAQ3: La scelta del materiale per la coibentazione è importante?
Nodo cruciale per la prestazione del nostro tetto è la scelta del materiale. Di seguito riportiamo, per semplicità di analisi, i risultati degli esperimenti riguardanti isolanti con spessore pari a cm. 16. Risultati che comunque, con differenze marginali, sono stati confermati anche negli esperimenti con spessori differenti.
Risulta evidente come l’utilizzo di isolanti sintetici non permetta il raggiungimento di valori soddisfacenti.
La composizione del pacchetto tetto deve però rispondere anche ad esigenze diverse da quelle acustiche, infatti risulta fondamentale anche l’analisi delle prestazioni in merito alla dispersione termica invernale ed al surriscaldamento estivo.
In quest’ottica risulta interessante il pacchetto T3.
FAQ4: E’ importante la tenuta all’aria?
Premesso che nelle prossime dispense analizzeremo l’importanza di questo elemento nel complesso, per la sola componente acustica è importante sapere che: in presenza di isolamento fibroso (fonoassorbente) la tenuta all’aria non risulta essere elemento determinante alla prestazione finale, mentre in presenza di isolanti sintetici la tenuta all’aria deve essere tassativamente garantita.
FAQ5: Quali sono i migliori pacchetti tetto?
Dalle decine di analisi effettuate, i pacchetti che risultano avere una prestazione acustica di eccellenza hanno tutti un elemento caratterizzante; l’utilizzo di isolamento con spessori intorno ai 24 cm. di materiale a bassa densità 55/70 kg/mc di fibra di legno o di cellulosa.
FAQ6: Come posso aumentare la prestazione acustica del polistirene espanso?
Per raggiungere livelli buoni si deve integrare il pacchetto con elementi elastici (molla – isolanti a bassa densità) ed elementi pesanti (Massa – lastre in fibrocemento)
FAQ7: Aiutano molle aggiuntive in feltri di lino e gomma
Le molle aggiuntive aiutano soprattutto alle basse frequenze mentre nelle alte possono anche peggiorare il risultato
FAQ8: Come posso migliorare la prestazione acustica del tetto a parità di materiali utilizzati?
La struttura del tetto leggero Mariana risponde appieno a questa esigenza in quanto i travetti di gronda vengono posti all’estradosso della perlina interna eliminando quasi totalmente il passaggio di elementi dall’interno all’esterno del fabbricato.
Di seguito riportiamo una stratigrafia esemplificativa ed il certificato acustico del Tetto Leggero Mariana.
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